martedì, dicembre 22, 2015

 Solstizio d'inverno



 Il solstizio d’inverno e quello d’estate sono i due giorni in cui l’emisfero Nord e quello Sud ricevono rispettivamente il minimo e il massimo dell’irraggiamento solare ( mentre gli equinozi sono i giorni in cui la durata del giorno e della notte è di esattamente 12 ore).
Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il giorno più corto dell’anno.
Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna vitale e “invincibile” sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre sembra rinascere, ha cioè un nuovo “Natale”.
Forse per questo  il 25 dicembre è una data celebrativa presente in culture e paesi distanti tra loro.  Infatti, intorno alla data del 25 Dicembre, quasi tutti i popoli hanno sempre celebrato la nascita dei loro esseri divini: in Egitto si festeggiava la nascita del dio Horus.
Nel giorno corrispondente al 25 dicembre odierno, nel 3000 a.C. circa, veniva festeggiato il dio Sole babilonese Shamash.
Nacque poi in Babilonia il culto della dea Ishtar e di suo figlio Tammuz, che veniva considerato l’incarnazione del Sole.
Sempre nei giorni del solstizio d’inverno, nell’antica Grecia si svolgeva in onore di Dioniso una festa rituale chiamata Lenaea; nel Messico pre-colombiano nascevano il dio Quetzalcoath e l’azteco Huitzilopochtli; Bacab (il dio Sole messo al mondo dalla vergine Chiribirias) nello Yucatan; il dio Freyr, figlio di Odino e di Freya, era invece festeggiato dalle genti del Nord; Zaratustra in Azerbaigian; Buddha, in Oriente; Krishna, in India; Scing-Shin in Cina, mentre in Persia si celebrava il dio guerriero Mithra, anch’esso partorito da una vergine e soprannominato “il Salvatore”.
Il solstizio prende il nome dal latino “sol” e “sistere” (letteralmente, sole fermo) e coincide con le antiche celebrazioni per Sol invictus, cioè la rinascita del Sole: secondo gli antichi romani, infatti, il solstizio era il periodo in cui il Sole scompariva nell’oscurità per poi tornare in vita più luminoso di prima.
Per me è il giorno più bello dell'anno!
Amo la luce, i cieli sereni e tersi, i colori vivaci: rosso, arancio, giallo, Non mi piace il grigio delle giornate invernali con cieli opachi e foschi.
Sembra una contraddizione, invece no perchè da oggi, lentamente, ma inesorabilbente, la luce crescerà e piano piano avrà il sopravvento sul buio.


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