martedì, dicembre 27, 2016

poesia


dal web

Occorre di carbone un vivo fuoco
la casseruola; cento grammi buoni
di burro e di cipolla qualche poco.
Quando il burro rosseggia, allor vi poni
Il riso crudo, quanto ne vorrai
E mentre tosta l'agiti e scomponi.
Del brodo occorre poi, ma caldo assai;
mettine un po' per volta chè bollire
deve continuo, né asciugarsi mai.
Nel tutto, sulla fine, diluire
Di zafferano un poco tu farai
Perché il giallo lo abbia a colorire.
Il brodo tu graduare ben saprai,
perché denso sia il riso, allor che è cotto.
Di grattugiato ce ne vuole assai.
Così avrai di Milan il risotto. 


(Giovanni Pascoli) 

Giovanni Pascoli era molto ghiotto del risotto alla milanese. Una sera durante una cena improvvisata ne chiese la ricetta al suo amico Augusto Guido Bianchi, che gliela spedì dopo averla chiesta alla moglie. Pascoli la tradusse in versi.

1 commento:

Anna-Marina ha detto...

....ma daiiiiii, che meraviglia! Pascoli mi stupisce. Dove hai scovato questa poesia?